Questo spettacolo nasce dal desiderio di raccontare il mondo zigano, la sua cultura e le sue storie e di far conoscere la musica zigana, ricca di sonorità nostalgiche e festose, malinconiche e piene di atmosfera.
Questo spettacolo nasce dal desiderio di raccontare il mondo zigano, la sua cultura e le sue storie e di far conoscere la musica zigana, ricca di sonorità nostalgiche e festose, malinconiche e piene di atmosfera.
La storia che fa da sfondo è "La fiaba delle fiabe", la cui protagonista è una giovane zingarella di nome Kevja, soprannominata la “Sorella degli Uccellini” per la sua capacità di interpretarne il canto e di improvvisare con essi veri e propri concerti. Un giorno, uno stormo di corvi racconta a Kevja la storia di una scatolina magica che, grazie alla magia di Matuja (anima di un vecchio faggio) diventerà qualcosa di incantevole, capace di emozionare e di far vibrare il mondo intero di allegria e nostalgia.
Nello spettacolo la musica è protagonista, in un intreccio continuo tra voce narrante e melodie zigane, in un'atmosfera piena di colore, danze, canti, che farà pensare al mondo degli zingari, sempre in viaggio, sempre in cerca di avventure, sempre pieni di voglia di raccontare.
IL LAVORO CON ALESSANDRO CADARIO
Questo spettacolo è nato come produzione “Immaginarte”, con musicisti di alto calibro: narrazione, violino, percussioni e fisarmonica. Era il mio secondo lavoro con loro e questa volta avrei lavorato con il compositore e direttore Alessandro Cadario. Adesso è un direttore d’orchestra formidabile, allora non era ancora così famoso ma era già incredibilmente bravo.
Ricordo un pomeriggio al liceo musicale di Tradate, accanto al pianoforte, io e lui. Io raccontavo ogni passaggio dello spettacolo e gli spiegavo che tipo di intervento musicale immaginavo in quel preciso momento, lui improvvisava e mi proponeva varie soluzioni. Io cantavo le arie che mi sembravano adatte e lui trascriveva e reinventava. Io chiedevo un ritmo, un sostegno, un’alternanza musica e voce e lui giocava con suoni e percussioni. Ho vissuto con lui un momento di altissimo “fare artistico”, in cui entrambi eravamo fortemente ispirati, in un vortice di parole e suoni che non dimenticherò mai.
E LA SECONDA VERSIONE?
E’ durata poco, ma è stato divertentissimo farla. Ancora una volta Alessandro Cadario venne in mio aiuto. Non potendo più contare sulla presenza di tre musicisti, si propose come “violin-armonic-percussionista”: mentre suonava il violino con le braccia, improvvisava con l’armonica a bocca e coi piedi suonava varie percussioni. Io raccontavo, danzavo e cantavo. E’ stato bellissimo lavorare con lui: sul palco eravamo in due, entrambi necessari, entrambi fusi in un corpo unico che permetteva allo spettacolo di espandersi magicamente. Intanto Alessandro prendeva il suo volo e la nostra esperienza insieme terminò. Quanto ho imparato!!!
FIABA ZIGANA...o di come fu inventato il violino
di e con Francesca Brusa PasquéScenografie e Costumi: Ines Capellari
Musiche: Roby Lakatosh, Acquaragia Drom
“Minifest” Operaestate Festival Veneto
Temi: la cultura zigana, la nascita mitologica del violino; il rapporto con la natura.
Tecniche utilizzate: teatro di narrazione con musiche e danze.
Durata: 50 min.
Spazio: 6x6 (si richiede una struttura adeguata per appendere un fondale di stoffa 6X3).
Età: elementari